Scarlino

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Piccolo borgo capoluogo del comune omonimo risale circa all’anno 1000 sorto sui possedimenti della famiglia Aldobrandeschi. Il borgo è una terrazza naturale sul Golfo di Follonica è, infatti, tra i borghi collinari della Maremma quello più vicino al mare da quale dista circa sei chilometri. Le testimonianze architettoniche del lungo e glorioso passato sono molteplici ad iniziare dalla Rocca Aldobrandesca che domina il paese con al sua imponente mole per continuare con il pregevole Palazzo Comunale, la chiesa medievale di San Donato che custodisce la tavola del “Cristo vestito crocifisso tra San Rocco e San Gerolamo” e adiacente il Convento degli Agostiniani. Appena fuori del centro abitato ci sono i ruderi del Convento della Madonna degli Angeli e poco distante la Fonte del Canalino strutture risalente al 1500 destinata alla raccolta delle acque.

Tutto il territorio del comune è costellato da testimonianze architettoniche di notevole interesse: il palazzo Guelfi lungo il tragitto della vecchia statale Aurelia, i ruderi del convento di Santa Maria a Monte di Muro risalente al 1300.

La tradizione agricola di Scarlino che contempla la coltivazione dell’olivo, la raccolta delle castagne, e la produzione di vino Monteregio di Massa Marittima ben si sposa con l’attività turistica grazie a strutture che oltre all’ospitalità danno la possibilità di conoscere il panorama enogastronomico della zona. Il territorio collinare del comune e coperto quasi interamente dalla macchia mediterranea ricchissima di fauna e di flora autoctone: cingliali, caprioli, volpi, daini sono gli animali più comuni; leccio, quercia, erica, corbezzolo sono le essenze vegetali.

A Scarlino esiste un porto turistico tra i più grandi ed attrezzati del Tirreno: “La Marina di Scarlino”.
Il mare di Scarlino comprende spiagge attrezzate, ma anche spiagge libere, nel comune si trovano le famose Cala Martina e Cala Violina.
Un importante appuntamento storico culturale si svolge a Scarlino il 19 Agosto “Le Carriere del 19″ in questa manifestazione si rievoca la fine miracolosa ed improvvisa di una epidemia di peste avvenuta nel 1855; la cittadinanza si divide in tre contrade “Rocca” “Centro” e “San Donato” e durante la giornata si svolgono sfilate in costume, gare di tiro con l’arco storico sempre in costume ed una massacrante staffetta di corsa per le vie strette ed impervie del paese, da ciò il nome “Carriere”. Per la gioia e delizia dei turisti non mancano ristoranti all’aperto ben forniti dei prodotti tipici e piatti tradizionali del territorio.